“L’Isola degli Uomini Pesce” (1979)


Nella variegata filmografia di Sergio Martino, il bizzarro L’Isola degli Uomini Pesce (conosciuto in USA con l’inspiegabile titolo Screamers) non rappresenta certo un titolo indispensabile. Diventato noto prima nel genere del giallos, poi nelle commedie erotiche all’italiana, Martino ha nel mezzo (precisamente nel 1979) sfornato questa perla del trash-sci-fi, con spruzzi horror, fantasy, action ed adventure qua e là. L’idea probabilmente era fare una sorta di adattamento cinematografico del romanzo L’Isola del Dottor Moreau di H.G. Wells; il risultato finale purtroppo risulta una (involontaria?) rivisitazione in chiave trash del suddetto romanzo. Nel 1995 Martino girò per la televisione un sequel, intitolato La Regina degli Uomini Pesce.


Trama:

Dopo il naufragio di una nave diretta alle prigioni della Caienna con a bordo un manipolo di deportati, il tenente Claude De Ros (Claudio Cassinelli) approda miracolosamente con alcuni di essi su di un’isola misteriosa, dopo che la loro barca si è infranta sugli scogli. L’isola fin da subito non si dimostra accogliente: i naufraghi trovano infatti trappole, sorgenti d’acqua velenosa (che causano la morte di uno) e una strana razza di creature ibride (che ammazzano un altro).

Nel cercare cibo, Claude e due compagni si imbattono nel dispotico e misantropo Edmond Rackham (Richard Johnson) e nella bellissima Amanda (Barbara Bach). Essi vivono in una villa di stile coloniale serviti e protetti dagli indigeni e dalla haitiana Shakiva; quest’ultima, con gli altri indigeni dell’isola, compie riti voodoo. Uno dei galeotti giunti sull’isola con Claude una sera segue Amanda e scopre che essa si incontra con gli esseri ibridi (metà uomini e metà pesci) e fa loro bene una misteriosa pozione. Dopo aver tentato di violentare Amanda, viene ucciso brutalmente da uno di questi uomini-pesce.

Morto in seguito anche l’ultimo compagno di avventura, Claude scopre che deve la sua salvezza al fatto che essendo medico gli viene affidato il compito di tenere in vita il professor Marvin (Joseph Cotten), padre molto malato di Amanda. Egli è un biologo scienziato costretto a lavorare per conto di Edmond, che appare a lui sottomesso e mite di indole. Intanto Edmond mostra a Claude a cosa gli servono gli uomini-pesce: egli ordina loro di recuperare nel mare circostante i resti e le ricchezze dell’antica città di Atlantide della quale, a sentire lui, essi sono gli ultimi sopravvissuti. Edmond spiega inoltre a Claude che Marvin ha creato una strana pozione da far bere agli esseri per tenerli calmi.

Legatosi ad Amanda, Claude viene da lei condotto nei laboratori dove Marvin è segregato allo scopo di liberarlo. Tuttavia, entrando nel laboratorio di Marvin, i due scoprono l’orrenda verità: il biologo è riuscito, in seguito ad anni di mostruosi esperimenti per i quali era stato radiato 20 anni prima dall’ordine dei medici inglesi, a creare degli uomini-pesce, proprio per utilizzarli nel recupero del tesoro del tempio del Dio Sole di Atlantide sepolta negli abissi sotterranei dell’isola. Claude si ribella e uccide il frutto dell’esperimento che giace sul lettino del laboratorio, ma Marvin arriva e, impazzito per il gesto di Claude, minaccia di uccidere tutti, a partire dal despota Edmond che lo considera alla stregua di un servo.

Tuttavia è proprio Edmond ad uccidere l’insubordinato Marvin. Nel frattempo, improvvisamente, come aveva profetizzato la medium Shakiva, un’eruzione vulcanica (secondo la stregona voodoo causata dallo stesso Dio Sole) sconvolge i piani di Rackham distruggendo tutto. Nel caos generale Claude miracolosamente riesce a sopravvivere insieme ad Amanda e ad abbandonare l’isola; i due sono stati salvati proprio dagli uomini-pesce che invece non risparmiano Edmond, inferociti nei suoi confronti poiché non veniva loro somministrata la pozione calmante da diversi giorni.


Commento:

Decisamente più ferrato con i gialli, Sergio Martino con L’Isola degli Uomini Pesce incappa in un film debole e noioso, per nulla thrilling e violento (a differenza dei suoi gialli). Rivisitazione decisamente delirante del romanzo L’Isola del Dottor Moreau (non tanto per una bizzarra rielaborazione, ma piuttosto per il taglio trash che prende la vicenda da un certo punto) L’Isola degli Uomini Pesce è uno dei pochi risultati dell’ondata fantascientica italiana degli anni 70-80 – e si capisce facilmente perché il filone non abbia avuto una diffusione e un buon seguito.

Gli effetti speciali, a partire dal make-up dei mostruosi esseri, sono piuttosto risibili e l’interpretazione degli attori, a partire da Claudio Cassinelli (decisamente migliore in La Polizia chiede Aiuto di Massimo Dallamano, 1974), è spenta ed impacciata; si salva invero quasi unicamente il solo Richard Johnson, nella parte del villain di turno, anche se pure il suo personaggio risulta caricaturale e privo di una reale complessità.

Inoltre, proprio per la sua vena horror-trash, L’Isola degli Uomini Pesce è spesso considerato dagli amanti dei film di genere un cult dell’ondata trash italiana. Il film invero non è noioso per la trama su cui si sviluppa (che a conti fatti ricalca quasi interamente quella del romanzo già citato di H.G. Wells), ma piuttosto per una sceneggiatura povera nei dialoghi e scadente nelle interpretazioni e per una dilatazione eccessiva della durata della pellicola rispetto a quanto il film propone. Per questo il film, pur risultando insufficiente, potrebbe piacere agli amanti del trash e della fantascienza di serie b.


Video:

Trailer italiano del film.


Valutazione: 5.8

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