“Il vizio è una gabbia con il chiavistello dal di dentro… siamo noi che vogliamo restarci rinchiusi per forza“.
Dopo il giallo hitchcockiano Una sull’altra (1969), Fulci diresse il suo primo vero spaghetti-thriller, quel Una lucertola con la pelle di donna (A Lizard in a Woman’s Skin) che da molti esperti del genere è considerato ancora oggi come uno degli esempi più fulgidi del filone. A questa pellicola seguiranno Non si sevizia un paperino (1972) e Sette note in nero (1977), film in cui Fulci proponeva nuovamente la commistione di plot giallo ed elementi horror/thriller; Lo squartatore di New York (1982) è l’ultimo thriller degno di nota del regista. Continua a leggere