Archivi categoria: slasher

“The Cabin in the Woods” (2011)


“You think you know the story”

The Cabin in the Woods (uscito in Italia con il titolo Quella casa nel bosco) è un film del 2011 diretto da Drew Goddard. Continua a leggere

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“Murderock – Uccide a passo di danza” (1984)


“Non si può essere umani… perché nello spettacolo non c’è tempo per questo.”

Murderock – Uccide a passo di danza è un film del 1984, diretto da Lucio Fulci. Continua a leggere

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“The Hills Have Eyes” (1977)


The Hills Have Eyes (uscito in Italia come Le colline hanno gli occhi) è un film del 1977, diretto da Wes Craven, ispirato in parte alla leggenda di Sawney Bean. Nel 1985 uscì il seguito, The Hills Have Eyes Part II, sempre diretto da Craven; mentre nel 2006 Alexandre Aja diresse egregiamente il remake omonimo dell’orginale. Continua a leggere

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“Cheerleader Camp” (1988)


Cheerleader Camp (conosciuto anche come Bloody Pom Poms) è un film del 1988, diretto da John Quinn. La particolarità del film in questione è il fatto che unisce il genere slasher-horror, molto in voga negli anni ottanta, con il filone cheerleader, nato e sviluppatosi negli anni settanta con film come The Cheerleaders (Paul Glicker, 1973); ne va da sé che l’elemento thrilling è mitigato con toni tipici della commedia all’americana e da qualche (a dire il vero molto rara) scena ad elevato tasso erotico. Continua a leggere

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“Morirai a mezzanotte” (1986)


Morirai a mezzanotte (conosciuto all’estero come Midnight Horror) è un film del 1986, ambientato ad Ascoli Piceno, diretto da Lamberto Bava. Si può definire come una via di mezzo tra una pellicola horror-slasher (genere molto in voga a quel periodo) ed un giallo all’italiana fuori tempo massimo (gli anni d’oro del filone sono stati infatti i settanta). Dal filone slasher Lamberto Bava trae l’ispirazione per la figura del killer, apparentemente un criminale redivivo proveniente dal passato; dal filone giallo Bava ricava il colpo di scena finale con la rivelazione dell’assassino oltre ad alcuni trucchetti à la Argento. Niente di memorabile, in ogni caso. Continua a leggere

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“Lo squartatore di New York” (1982)


Lo squartatore di New York è un film del 1982 diretto da Lucio Fulci, che segna il ritorno del regista romano alle atmosfere thrilling degli anni settanta (Una lucertola con la pelle di donna, Non si sevizia un paperino, Sette note in nero), momentaneamente abbandonate gli anni precedenti per dare ampio spazio alla sua vena horror-splatter (E tu vivrai nel terrore – l’Aldilà, Paura nella città dei morti viventi, Zombi 2). Il film è considerato uno dei gialli all’italiana più violenti della storia (accanto a titoli come I corpi presentano tracce di violenza carnale di Sergio Martino e Reazione a catena di Mario Bava), nonché il film più crudele e pessimista diretto da Fulci. Continua a leggere

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“Antropophagus” (1980)


Il regista romano Joe D’Amato (nome d’arte di Aristide Massaccesi) è noto al pubblico horror per aver girato, a cavallo tra i decenni settanta e ottanta, tre titoli di fondamentale importanza per il genere, se non altro per l’estremizzazione della morbosità e dell’efferatezza di alcune scene che lo inserirono di diritto nel novero dei registi horror italiani più estremi. Il primo di questi tre film, Buio Omega (1979), narrava di un necrofilo psicopatico; il secondo, Antropophagus (1980), di un cannibale col volto deturpato; il terzo, Rosso sangue (1981), di un assassino impossibile da ferire. Proprio Antropophagus è considerato dalla critica il suo film più estremo, grazie ad un paio di scene cult che compensano in qualche modo una trama scarna e per molti versi mediocre. Continua a leggere

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“A l’Intérieur” (2007)


A l’Intérieur di Alexandre Bustillo (Inside nella versione statunitense, mai uscito nelle sale cinematografiche in Italia). Fa parte dell’ondata dell’horror-splatter estremo francese, che negli ultimi anni ha sfornato titoli come Haute Tension, Martyrs, Frontiers. Presentato al Festival di Cannes 2007, ha provocato una reazione estrema nella giuria, che ha lasciato la sala a metà proiezione, mentre la critica cinematografica si è divisa tra buone recensioni e critiche negative per la violenza eccessiva e scioccante. Continua a leggere

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“Reazione a Catena – Ecologia del Delitto” (1971)


“Come giocano bene a fare i morti!”

Reazione a Catena, conosciuto anche come Ecologia del Delitto (L’Antefatto) è un film di Mario Bava uscito nelle sale nel settembre 1971; è considerato il primo slasher movie italiano nonché probabilmente della storia del cinema, data l’efferatezza degli assassinii e la loro caratterizzazione tipicamente splatter (parti del corpo mozzate da armi da taglio, schizzi di sangue). E’ uno dei pochi film di cui Bava si disse abbastanza soddisfatto. A conti fatti, pur non essendo tecnicamente perfetto e lamentando a volte cadute di tensione, Reazione a Catena rimane un film di una certa caratura, sopratutto a livello storico, nel panorama italiano e non. Continua a leggere

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“Nude per l’Assassino” (1975)


Quello che Andrea Bianchi fece fondamentalmente per realizzare Nude per l’Assassino (conosciuto all’estero come Strip Nude for your Killer), fu di prendere ispirazione da due must del giallos all’italiana, Sei Donne per l’Assassino (Mario Bava, 1964) e Cosa avete fatto a Solange? (Massimo Dallamano, 1972) e di unire le due trame in un vortice di morte e perversione, raggiungendo in questo modo l’apice di exploitation visto in una pellicola del genere. Il gradimento del risultato dipende dall’occhio dello spettatore: film cult per chi mastica quotidianamente giallos all’italiana, probabilmente spazzatura trash per chi non ha domestichezza con il genere. Continua a leggere

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“Torso – I corpi presentano tracce di violenza carnale” (1973)


Con I corpi presentano tracce di violenza carnale (meglio conosciuto all’estero come Torso) Sergio Martino concluse la sua parentesi dichiaratamente giallo-thriller che l’aveva tenuto occupato per tre anni, dal 1971 al 1973, nei quali realizzò cinque film (il primo fu Lo strano vizio della signora Wardh, l’ultimo appunto Torso). I corpi presentano tracce di violenza carnale è un film solido, che non solo sviluppa al meglio gli elementi gialli e thriller della trama ma li contamina anche con scene di omicidi molto violenti, al punto da essere considerato dalla critica uno dei primi slasher italiani in assoluto. Continua a leggere

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