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“Cannibal Ferox” (1981)


Sono stata una stupida a cercare fuori da New York le motivazioni del cannibalismo. Proprio noi, che vantiamo una civiltà superiore, siamo i responsabili della loro ferocia.

Cannibal Ferox è un film del 1981, diretto da Umberto Lenzi. Si tratta del suo terzo contributo al filone cannibal, avendo diretto Il paese del sesso selvaggio nel 1972 e Mangiati vivi! nel 1980. Continua a leggere

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“Il paese del sesso selvaggio” (1972)


Il paese del sesso selvaggio (noto all’estero con i titoli Man from the Deep River e Sacrifice!) è un film diretto da Umberto Lenzi e scritto da Francesco Barilli e Massimo D’Avak (anche se l’autrice del soggetto è Emanuelle Arsan, inventrice dell’omonima eroina cinematografica del filone esotico). Uscito nel 1972, è considerato l’iniziatore del filone cannibal. Continua a leggere

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“The Hills Have Eyes” (1977)


The Hills Have Eyes (uscito in Italia come Le colline hanno gli occhi) è un film del 1977, diretto da Wes Craven, ispirato in parte alla leggenda di Sawney Bean. Nel 1985 uscì il seguito, The Hills Have Eyes Part II, sempre diretto da Craven; mentre nel 2006 Alexandre Aja diresse egregiamente il remake omonimo dell’orginale. Continua a leggere

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“Emanuelle e gli ultimi cannibali” (1977)


Emanuelle e gli ultimi cannibali (Emanuelle and the last cannibals) è un film di Joe D’Amato (Aristide Massaccesi). Si tratta del quinto film della serie di Emanuelle nera, il quarto diretto da Massaccesi, nonché il più horror e violento della saga. Uscì nelle sale nel 1977, lo stesso anno di Ultimo Mondo Cannibale di Ruggero Deodato, sullo slancio del nascente filone cannibal. Continua a leggere

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“Antropophagus” (1980)


Il regista romano Joe D’Amato (nome d’arte di Aristide Massaccesi) è noto al pubblico horror per aver girato, a cavallo tra i decenni settanta e ottanta, tre titoli di fondamentale importanza per il genere, se non altro per l’estremizzazione della morbosità e dell’efferatezza di alcune scene che lo inserirono di diritto nel novero dei registi horror italiani più estremi. Il primo di questi tre film, Buio Omega (1979), narrava di un necrofilo psicopatico; il secondo, Antropophagus (1980), di un cannibale col volto deturpato; il terzo, Rosso sangue (1981), di un assassino impossibile da ferire. Proprio Antropophagus è considerato dalla critica il suo film più estremo, grazie ad un paio di scene cult che compensano in qualche modo una trama scarna e per molti versi mediocre. Continua a leggere

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“Cannibal Holocaust” (1980)


Mi sto chiedendo chi siano, i veri cannibali.

Cannibal Holocaust è un film girato nel 1979 da Ruggero Deodato (ma scritto a quattro mani con Gianfranco Clerici) e uscito nelle sale nel 1980; venne quasi subito ritirato e poi rimesso in commercio solo quattro anni più tardi, pesantemente tagliato. E’ il film più censurato di tutti i tempi, essendo stato vietato in più di cinquanta Paesi. Si tratta del secondo film di un’ideale trilogia cannibal-adventure di Deodato, iniziata con Ultimo Mondo Cannibale (1977) e conclusasi con Inferno in diretta (1985). Nonostante il livello di violenza sia altissimo e molte scene facciano gridare allo snuff movie, Cannibal Holocaust ha una dignità cinematografica notevolissima, che si evince dal messaggio più profondo del film, vero obiettivo di Deodato: una pesantissima critica sociale. Continua a leggere

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“La Montagna del Dio Cannibale” (1978)


Dopo aver snocciolato per bene lo spaghetti western e il giallos all’italiana, il regista romano Sergio Martino si avventurò (è proprio il caso di dirlo) nel genere adventure-horror. Ne La Montagna del Dio Cannibale del 1978, che è il primo tassello di una supposta trilogia (seguirono nel 1979 L’Isola degli Uomini Pesce e Il Fiume del grande Caimano) Martino segue fondamentalmente la nuova ondata del filone cannibale iniziata nel 1972 con Il Paese del Sesso selvaggio di Umberto Lenzi e diventata poi nota soprattutto grazie a Ultimo Mondo Cannibale (1976) e Cannibal Holocaust (1980) di Ruggero Deodato. Continua a leggere

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