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“LSD – Inferno per pochi dollari” (1967)


LSD – Inferno per pochi dollari (conosciuto anche con i titolo alternativi LSD – Una atomica nel cervelloLSD – La droga del secolo e LSD – Il piacere mortale e con quello internazionale LSD – Flesh of Devil) è un film del 1967, diretto da Massimo Mida (qui sotto lo pseudonimo anglofono di Mike Middleton). Continua a leggere

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“Dark Star” (1974)


Dark Star (aka: John Carpenter’s Dark Star) è un film del 1974, diretto da John Carpenter (primo lungometraggio del regista) e scritto insieme a Dan O’Bannon (che si occupa anche degli effetti speciali). Il film riprende in tono parodistico e surreale molti elementi di due tra i maggiori film di Stanley Kubrick: Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb (1964) e, soprattutto, 2001: A Space Odyssey (1968). Continua a leggere

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“After Hours” (1985)


After Hours (conosciuto in Italia come Fuori Orario) è un film del 1985, scritto da Joseph Minion e diretto da Martin Scorsese. Presentato in concorso al 39º Festival di Cannes, ha vinto il premio per la regia. Originariamente il film doveva essere diretto da Tim Burton, ma quando Scorsese leggendo la sceneggiatura ne rimase affascinato, Burton rinunciò senza problemi alla regia del film. Continua a leggere

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“La Bête” (1975)


“L’ho incontrata e combattuta.”

La Bête (conosciuto in Italia con il titolo La Bestia) è un film del 1975 diretto dal regista polacco Walerian Borowczyk, ispirato alla leggenda popolare francese della Bestia del Gévaudan. Continua a leggere

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“El Topo” (1970)


“You are seven years old. You are a man.
Bury your first toy and your mother’s picture.”

El Topo (in spagnolo: “la talpa”) è un film del 1970, diretto scritto ed interpretato dall’attore e regista cileno Alejandro Jodorowsky. Impregnato di surrealismo, di simbolismo cristiano e di filosofia orientale, il film è considerato un vero e proprio cult movie dagli appassionati di cinema underground. E’ anche considerato il primo western surrealista. Continua a leggere

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“Hanno cambiato faccia” (1971)


“I miti non muoiono: si trasformano. Avete cambiato faccia, ma continuate a succhiare sangue alla gente.”

Hanno cambiato faccia (conosciuto all’estero come They have changed their face) è un film del 1971, diretto da Corrado Farina. Si tratta di un singolare film sul vampirismo, in cui esso viene visto come un’allegoria del capitalismo: i nuovi vampiri dunque, secondo Farina, non sono quelli classici della tradizione horror ma piuttosto coloro che detengono le redini dell’industria, della pubblicità, della società. Film più di denuncia sociale che horror, dunque, altamente weird, molto interessante anche se decisamente non per tutti. Continua a leggere

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“Il delitto del Diavolo – Le Regine” (1970)


Il delitto del Diavolo (conosciuto in Italia anche come Le Regine e all’estero con il titolo di Queens of Evil) è un film del 1970, diretto da Tonino Cervi. Si tratta di una pellicola piuttosto singolare nel panorama italiano, che oscilla tra una favola horror e un film di critica sociopolitica. Per questo è paragonabile a Hanno cambiato faccia (Corrado Farina, 1971) e a La corta notte delle bambole di vetro (Aldo Lado, 1970), pur non essendo tecnicamente al loro stesso livello. Nonostante non sia un prodotto di alta fattura, il film è diventato comunque un cult per gli amanti della sottocultura sessantottina per gli argomenti che tratta e per il messaggio che Cervi vuole passare allo spettatore. Continua a leggere

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“The Holy Mountain” (1973)


Ora voi siete un cuore vuoto, pronto a ricevere la vostra vera essenza, la vostra perfezione, il vostro nuovo corpo che è l’Universo, l’opera di Dio. Voi rinascerete, sarete reali. Sarete vostro padre, vostra madre, vostro figlio, la vostra perfezione. Aprite gli occhi. Siete la terra, siete il verde, siete l’azzurro, siete gli altri! Siete l’essenza.

The Holy Mountain (conosciuto nei paesi latini come La Montaña Sagrada e in Italia con il titolo di La Montagna Sacra) è un film del 1973 di Alejandro Jodorowsky. Di produzione messicana/americana, è il suo terzo film, successivo a Fando y Lis (1968) e El Topo (1969). Capolavoro assoluto dell’opera jodorowskiana nonché apice del suo eclettismo visivo, The Holy Mountain è una pellicola sperimentale, surrealista e dissacrante del mondo moderno, presentando forti connotazioni anticapitaliste e anticlericali. Continua a leggere

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“The Lickerish Quartet” (1970)


The Lickerish Quartet (conosciuto in Italia con il titolo Esotika Erotika Psicotika) è un film del 1970, diretto da uno dei maestri del soft-core sperimentale, Radley Metgzer, già autore negli anni precedenti di film come Therese and Isabelle (1968) e Camille (1969). Il suo film del 1970 è considerato una delle perle del filone erotico di fine anni sessanta – inizio anni settanta per così dire misconosciuto al grande pubblico. Una curiosità: tra i fans del film (e del regista) c’era anche un certo Andy Warhol… Continua a leggere

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“Phantasm” (1979)


Phantasm (uscito in Italia con il titolo Fantasmi) è uno dei primi film realizzati dal regista americano Don Coscarelli, allora ventenne, che su questa pellicola e sui vari seguiti fonderà la sua carriera. Tipico film horror di fine anni settanta, in realtà c’entra ben poco con i “fantasmi” di cui si parla nel titolo, essendo una specie di incubo stralunato di un ragazzino che non riesce a superare il trauma della morte. Non particolarmente riuscito e a tratti noioso, ma ha dei buoni momenti.

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“Society” (1989)


“Le persone sono quelle che sono – questa è una regola che devi imparare ad accettare, così come devi imparare ad accettare la famiglia e le sue regole. Discrezione, Bill. Se continuerai a ribellarti ti ritroverai molto presto nei pasticci. Al mondo c’è chi fa le leggi e chi invece deve rispettarle, basta definire con esattezza il proprio ruolo”.

Society (conosciuto anche come Society – The Horror) è il primo film diretto dal regista filippino-statunitense Brian Yuzna; scritto da Rick Fry e Woody Keith, fu prodotto da Yuzna nel 1989, ma fu messo sul commercio solo tre anni più tardi, nel 1992, per di più con il divieto di visione per i minori di 18 anni. Yuzna si consacrerà in seguito al grande pubblico dell’horror con Re-Animator 2, ma Society resterà in qualche modo uno dei suoi film migliori. Pur essendo un prodotto non ben definito (parte come la classica commedia americana “da college”, per poi sfociare nel mystery, nell’horror e nella fantascienza) e presentando dei fortissimi elementi weird (in particolar modo il delirante finale), Society si impone all’attenzione del pubblico di genere come un titolo di grande rilevanza, capace di coniugare al suo interno scene splatter al limite dell’osceno ed un fortissimo elemento di critica sociale. Continua a leggere

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“Delirio caldo” (1972)


Anche l’eccentrico regista Renato Polselli, che sarebbe poi diventato uno dei maestri del trash italiano con opere erotiche al limite della pornografia (Rivelazioni di uno Psichiatra sul Mondo perverso del Sesso, 1973) volle dire la sua per quanto riguarda il filone del giallo all’italiana; lo fece nel 1972 con Delirio caldo (conosciuto all’estero come Delirium). Il risultato è, neanche a dirsi, bizzarro e decisamente sopra le linee. La fotografia è buona, le musiche sono accattivanti, la prima metà del film riesce anche ad appassionare… peccato che nella seconda parte tutto vada un po’ a farsi benedire e a scadere – tanto per cambiare – nel trash.

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“La Morte ha fatto l’Uovo” (1968)


Il regista bergamasco Giulio Questi è quasi sconosciuto agli amanti del giallo/thriller all’italiana ma nel 1968, quando il genere era ancora agli albori, ebbe modo di dire la sua in modo molto personale. La Morte ha fatto l’Uovo (conosciuto all’estero come Death laid an Egg) è infatti un titolo atipico per il genere: quello che in sostanza fa Questi è prendere lo scheletro narrativo del giallo all’italiana e violentarlo e mescolarne le logiche narrative. Non pago, Questi veste il suo prodotto con una veste grottesca, a metà tra la pop art e il surrealismo. Continua a leggere

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“Valerie a Tyden Divu” (1970)


“Goodnight, my dark haired girl

Goodnight, and sweet dreams

When you awake, my love

Don’t reveal your secret

Valerie a Tyden Divu (più conosciuto con il titolo inglese Valerie and her Week of Wonders – mentre in italiano il titolo del film è stato tradotto come al solito inadeguatamente: Le Fantasie di una Tredicenne) è un film sperimentale del regista cecoslovacco Jaromil Jires, ispirato al romanzo omonimo del connazionale Viteszslav Nezval. Data l’estrema complessità del film, è molto difficile etichettarlo o definirlo, tuttavia può essere considerata una fiaba fantasy a tinte gotiche ed erotiche. Una particolare nota di merito va alla colonna sonora, composta interamente da Lubos Fiser. Continua a leggere

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“π” (1998)


“Non bisognerebbe mai guardare fisso il Sole… ma io, una volta, da bambino, l’ho fatto…”

π (conosciuto in Italia come π – Il Teorema del Delirio) è un film del 1998 diretto da Darren Aronofsky. E’ una pellicola indipendente realizzata con un budget molto limitato, con una realizzazione grafica in un bianco e nero puro e duro, caratterizzato da immagini sgranate e contrasti elevatissimi. E’ un thriller di fantascienza che parte da un presupposto razionale (la ricerca di un numero che spieghi tutto ciò che succede nella realtà sensibile) per approdare a temi metafisici. Continua a leggere

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“The Trip” (1967)


The Trip (noto in Italia come Il Serpente di Fuoco) è un’opera atipica nella filmografia di Roger Corman, meglio conosciuto al pubblico per una serie di notevoli pellicole horror dal sapore gotico realizzate con l’ausilio dell’attore Vincent Price (La Maschera della Morte Rossa, La Caduta della Casa Usher). In The Trip invece Corman affronta il tema delle droghe psichedeliche, segnatamente del LSD, che nell’anno di produzione del film in questione aveva ormai raggiunto un ampissimo pubblico. Lo script del film è nientepopodimeno che di Jack Nicholson. Continua a leggere

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“Sweet Movie” (1974)


Sweet Movie (in Italia tradotto come Dolcevita) è molto probabilmente il delirio più famoso del regista yugoslavo Dusan Makavejen. Esso unisce nella sua narrazione anarchica i destini di due ragazze, che assurgono a ruolo di protagoniste. Continua a leggere

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