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“La femme aux bottes rouges” (1974)


“Cara sconosciuta, anche l’amore è una questione di volontà.”

La femme aux bottes rouges (conosciuto in Italia con il titolo La ragazza con gli stivali rossi) è un film del 1974, diretto da Juan Buñuel, figlio del grande Luis. Continua a leggere

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“Il profumo della signora in nero” (1974)


“In un Paese delle Meraviglie essi giacciono,
Sognando mentre i giorni passano,
Sognando mentre le estati muoiono;
Eternamente scivolando lungo la corrente
indugiando nell’aureo bagliore…
Che cos’è la vita se non un sogno?”

Il profumo della signora in  nero (conosciuto all’estero con il titolo The Perfume of the Lady in Black) è il primo film di Francesco Barilli, scritto con Massimo D’Avak ed uscito nel 1974. Pesantemente influenzato dal cinema visionario di Roman Polanski (Repulsion ma soprattutto Rosemary’s Baby), il film si inserisce nel filone dell’horror/thriller all’italiana, e precisamente nel sotto-genere del thriller cospirazionistico (La corta notte delle bambole di vetro – Aldo Lado, 1971, Tutti i colori del buio – Sergio Martino, 1972). Continua a leggere

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“La Bête” (1975)


“L’ho incontrata e combattuta.”

La Bête (conosciuto in Italia con il titolo La Bestia) è un film del 1975 diretto dal regista polacco Walerian Borowczyk, ispirato alla leggenda popolare francese della Bestia del Gévaudan. Continua a leggere

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“El Topo” (1970)


“You are seven years old. You are a man.
Bury your first toy and your mother’s picture.”

El Topo (in spagnolo: “la talpa”) è un film del 1970, diretto scritto ed interpretato dall’attore e regista cileno Alejandro Jodorowsky. Impregnato di surrealismo, di simbolismo cristiano e di filosofia orientale, il film è considerato un vero e proprio cult movie dagli appassionati di cinema underground. E’ anche considerato il primo western surrealista. Continua a leggere

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“Maladolescenza” (1977)


Vuoi giocare all’amante felice,
fingere di piangere, un funerale?
Vuoi vivere, vivere per sempre,
vivere nel gioco, che diventa reale?
Sdraiarsi tra i fiori per terra,
e dimmi, vuoi giocare alla morte?

Maladolescenza (il titolo originale, essendo stato girato in Austria per aggirare la censura italiana, è Spielen wir Liebe) è un film estremamente controverso del 1977, diretto da Pier Giuseppe Murgia (che tra l’altro negli anni a seguire inventerà il format della trasmissione tv Chi l’ha visto?). L’interpretazione di due attrici non ancora dodicenni e la presenza di numerose scene di nudo, sesso e violenza ne hanno decretato una fama maledetta, ma lo spettatore che saprà assistere al film senza pregiudizi potrà essere in grado di scorgere dietro questa superficie exploitation un valore intrinseco realmente sussistente. Continua a leggere

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“Il delitto del Diavolo – Le Regine” (1970)


Il delitto del Diavolo (conosciuto in Italia anche come Le Regine e all’estero con il titolo di Queens of Evil) è un film del 1970, diretto da Tonino Cervi. Si tratta di una pellicola piuttosto singolare nel panorama italiano, che oscilla tra una favola horror e un film di critica sociopolitica. Per questo è paragonabile a Hanno cambiato faccia (Corrado Farina, 1971) e a La corta notte delle bambole di vetro (Aldo Lado, 1970), pur non essendo tecnicamente al loro stesso livello. Nonostante non sia un prodotto di alta fattura, il film è diventato comunque un cult per gli amanti della sottocultura sessantottina per gli argomenti che tratta e per il messaggio che Cervi vuole passare allo spettatore. Continua a leggere

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“The Holy Mountain” (1973)


Ora voi siete un cuore vuoto, pronto a ricevere la vostra vera essenza, la vostra perfezione, il vostro nuovo corpo che è l’Universo, l’opera di Dio. Voi rinascerete, sarete reali. Sarete vostro padre, vostra madre, vostro figlio, la vostra perfezione. Aprite gli occhi. Siete la terra, siete il verde, siete l’azzurro, siete gli altri! Siete l’essenza.

The Holy Mountain (conosciuto nei paesi latini come La Montaña Sagrada e in Italia con il titolo di La Montagna Sacra) è un film del 1973 di Alejandro Jodorowsky. Di produzione messicana/americana, è il suo terzo film, successivo a Fando y Lis (1968) e El Topo (1969). Capolavoro assoluto dell’opera jodorowskiana nonché apice del suo eclettismo visivo, The Holy Mountain è una pellicola sperimentale, surrealista e dissacrante del mondo moderno, presentando forti connotazioni anticapitaliste e anticlericali. Continua a leggere

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“Baba Yaga” (1973)


Baba Yaga è un film del 1973, diretto da Corrado Farina e liberamente ispirato alla Valentina di Guido Crepax. Il film è girato a Milano, di cui si possono ammirare molti interessanti anfratti (per lo più di zona Duomo – Ticinese – Navigli). Continua a leggere

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“Phantasm” (1979)


Phantasm (uscito in Italia con il titolo Fantasmi) è uno dei primi film realizzati dal regista americano Don Coscarelli, allora ventenne, che su questa pellicola e sui vari seguiti fonderà la sua carriera. Tipico film horror di fine anni settanta, in realtà c’entra ben poco con i “fantasmi” di cui si parla nel titolo, essendo una specie di incubo stralunato di un ragazzino che non riesce a superare il trauma della morte. Non particolarmente riuscito e a tratti noioso, ma ha dei buoni momenti.

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“Children of the Corn” (1984)


Children of the Corn (tradotto nella versione italiana come Grano Rosso Sangue) è un film low-budget del 1984 diretto da Fritz Kiersch ed ispirato al racconto omonimo di Stephen King contenuto in Night Shift (A volte ritornano nell’edizione italiana). E’ uno dei primi film horror a presentare determinate caratteristiche che faranno poi scuola negli anni Novanta e Duemila: le vittime vengono da fuori e capitano solo per caso nel villaggio maledetto, l’atmosfera è cupa e misteriosa, la paura è data da scene improvvise coadiuvate da un aumento sensibile del volume, il livello di sangue e violenza è molto inferiore (o comunque celato) rispetto agli horror degli anni Sessanta – Settanta, e via dicendo. Per questo, Children of the Corn può essere considerato un precursore dell’horror contemporaneo, con tutti i pregi e i difetti che ciò comporta. Continua a leggere

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“L’Isola degli Uomini Pesce” (1979)


Nella variegata filmografia di Sergio Martino, il bizzarro L’Isola degli Uomini Pesce (conosciuto in USA con l’inspiegabile titolo Screamers) non rappresenta certo un titolo indispensabile. Diventato noto prima nel genere del giallos, poi nelle commedie erotiche all’italiana, Martino ha nel mezzo (precisamente nel 1979) sfornato questa perla del trash-sci-fi, con spruzzi horror, fantasy, action ed adventure qua e là. L’idea probabilmente era fare una sorta di adattamento cinematografico del romanzo L’Isola del Dottor Moreau di H.G. Wells; il risultato finale purtroppo risulta una (involontaria?) rivisitazione in chiave trash del suddetto romanzo. Nel 1995 Martino girò per la televisione un sequel, intitolato La Regina degli Uomini Pesce. Continua a leggere

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“Valerie a Tyden Divu” (1970)


“Goodnight, my dark haired girl

Goodnight, and sweet dreams

When you awake, my love

Don’t reveal your secret

Valerie a Tyden Divu (più conosciuto con il titolo inglese Valerie and her Week of Wonders – mentre in italiano il titolo del film è stato tradotto come al solito inadeguatamente: Le Fantasie di una Tredicenne) è un film sperimentale del regista cecoslovacco Jaromil Jires, ispirato al romanzo omonimo del connazionale Viteszslav Nezval. Data l’estrema complessità del film, è molto difficile etichettarlo o definirlo, tuttavia può essere considerata una fiaba fantasy a tinte gotiche ed erotiche. Una particolare nota di merito va alla colonna sonora, composta interamente da Lubos Fiser. Continua a leggere

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“Il Rosso Segno della Follia” (1970)


Pur essendo considerato un film minore nell’opera di Mario Bava (rispetto ai suoi capolavori conclamati quali La Maschera del Demonio, La Ragazza che sapeva troppo, Sei Donne per l’Assassino, Operazione Paura, Reazione a Catena, Cani Arrabbiati, che sono fondamentalmente film che fondano o modificano in maniera significativa un genere cinematrografico, in Italia o nel mondo intero), Il Rosso Segno della Follia (conosciuto anche con il titolo Un’Accetta per la Luna di Miele, da cui il titolo statunitense Hatchet for the Honeymoon) è un film elegante, visionario e gradevole nella visione, ben al di sopra al livello medio di molti registi della sua epoca. Continua a leggere

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“Lisa e il Diavolo” (1973)


Lisa e il Diavolo (conosciuto anche con il titolo Il Diavolo e i Morti) è uno dei film più onirici e di difficile visione di Mario Bava, che qui lavora a quattro mani con Alfredo Leone. Nel 1975, dopo il successo planetario de L’Esorcista di Friedklin, ne uscì una versione corretta ed ampliata (La Casa dell’Esorcismo) con scene spudoratamente citazionistiche del capolavoro di cui sopra; inutile dire che questo tentativo fu piuttosto infelice, e di conseguenza si consiglia il reperimento e la visione della pellicola originale. Continua a leggere

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“Altered States” (1980)


L’eccentrico regista Ken Russell, dopo anni di bizzarra ricerca stilistica portata avanti passando con risultati alterni attraverso i più disparati generi cinematografici, trovò con Altered States (In Italia Stati di allucinazione), l’apice creativo della sua carriera. Se infatti spesso (sia per quanto riguarda i suoi lavori precedenti sia per quanto riguarda quelli posteriori ad Altered States) le sue pellicole si riducevano ad una cornice delirante costruita attorno ad un plot altrettanto strano, con Altered States egli riesce a realizzare un film che, pur mantenendo una forte vena weird (o perlomeno non politicamente corretta e visionaria), coniuga al meglio i suoi elementi sci-fi e fantasy con una trama sostanzialmente drammatica, innaffiandolo qua e là con elementi tipici del thriller e dell’horror più fantascientifico. Continua a leggere

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