“Sotto il vestito niente 2” (1988)


“Non è che era diversa dalle altre… aveva qualcosa di speciale”

Sotto il vestito niente 2 è un film del 1988 diretto da Dario Piana, sequel apocrifo del film Sotto il vestito niente dei Vanzina del 1985.


Trama:

Milano. Durante una sfilata di modelli di biancheria intima, un vecchio e potente uomo d’affari, Rizzi, interessato a Sylvia, una delle indossatrici, ordina ad Alex Conti, loro spregiudicato manager, di combinargli un incontro con la ragazza. Alex allora invita la giovane e le sue tre amiche Lauren, Michelle e Lesley, a casa sua: quando Rizzi sopraggiunge, Sylvia, comprese le sue intenzioni si ribella, ma, immobilizzata dalle sue colleghe, deve soccombere alle violenze del vecchio. Sconvolta, la ragazza fugge via con la macchina di Alex e dopo aver investito, per fortuna non gravemente, un metronotte scompare nel nulla. La mattina successiva il regista di spot pubblicitari David Cahill la cerca per iniziare il suo lavoro, ma né Alex né le tre amiche sanno niente di lei. A chiarire il mistero della sua scomparsa arriva il commissario Brandani il quale annuncia a tutti che il cadavere carbonizzato di Sylvia è stato trovato all’alba a 10 km di distanza dalla casa di Alex. Nessuno sa spiegare l’accaduto e David soprattutto rimane scioccato dalla notizia della morte di quella ragazza che per lui significava molto poiché diversa dalle altre. A sostituire validamente la morta giunge, dall’America, Melanie, la quale inizia una storia d’amore con David che vuole comunque scoprire il mistero della morte di Sylvia. Una serie di altri efferati delitti colpirà i protagonisti di quella folle notte finché, dopo un ulteriore colpo di scena, il misterioso assassino verrà smascherato.


Commento:

Sequel dell’originale ad opera dei fratelli Vanzina, Sotto il vestito niente 2 di Dario Piana segue passo per passo il suo predecessore tentando di ricostruire le dinamiche morbose del mondo della moda già riscontrate anche in altri film d’oltremanica (Eyes of Laura Mars). C’è la ragazza acqua e sapone, inadatta alle “porcherie” dell’ambiente modaiolo che ovviamente fa subito una brutta fine nel tentativo di sfuggire alla violenza di un ricco ed altolocato signorotto (la scena dello stupro nella vasca da bagno è in parte un richiamo a Una lucertola con la pelle di donna (ralenti e urla distorte). Purtroppo, come spesso capita in questi casi, se l’originale dei Vanzina pur non essendo un capolavoro risultava interessante per alcune intuizioni originali dei registi, il sequel risulta completamente svuotato di questo elemento, dal momento che Sotto il vestito niente 2 potrebbe essere quasi un remake del primo (persino l’arma del delitto non cambia più di tanto – un paio di forbici nel primo, una lama dalla forma bizzarra in questo). Altre idee Piana le prende da Le foto di Gioia di Lamberto Bava dell’anno precedente e dai gialli anni ottanta di Brian De Palma (Vestito per uccidere e Omicidio a luci rosse), soprattutto per quanto riguarda le scene degli inseguimenti tra il killer e le sventurate vittime. La cosa più riuscita in tutto ciò (oltre naturalmente allo stuolo di attrici dal fisico scultoreo che piana chiama a rapporto) si rivela essere il finale, inaspettato sebbene troppo inverosimile; ad ogni modo il 90% degli spettatori indirizzerà i suoi sospetti verso qualcun altro. Altalenanti le musiche che spaziano per tutto il repertorio 80s e il tipico score hitchcockiano/depalmiano nelle scene topiche. Un po’ troppo cupe le atmosfere, mediocre la recitazione degli attori e i dialoghi. A conti fatti il film di piana raggiunge la sufficienza ma non fa molto per andare oltre.


Video:

Intro del film.


Valutazione: 61/100


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Influenze:

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