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“La donna nel mondo” (1963)


La donna nel mondo (conosciuto anche come Eva sconosciuta) è un film/documentario di genere mondo-movie del 1963, diretto da Gualtiero Jacopetti, Paolo Cavara e Franco Prosperi. Continua a leggere

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“nEROSubianco” (1969)


nEROSubianco (conosciuto all’estero come attrACTION o The Artful Penetration of Barbara) è un film di Tinto Brass del 1969. Continua a leggere

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“Una lucertola con la pelle di donna” (1971)


Il vizio è una gabbia con il chiavistello dal di dentro… siamo noi che vogliamo restarci rinchiusi per forza“.

Dopo il giallo hitchcockiano Una sull’altra (1969), Fulci diresse il suo primo vero spaghetti-thriller, quel Una lucertola con la pelle di donna (A Lizard in a Woman’s Skin) che da molti esperti del genere è considerato ancora oggi come uno degli esempi più fulgidi del filone. A questa pellicola seguiranno Non si sevizia un paperino (1972) e Sette note in nero (1977), film in cui Fulci proponeva nuovamente la commistione di plot giallo ed elementi horror/thriller; Lo squartatore di New York (1982) è l’ultimo thriller degno di nota del regista. Continua a leggere

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“La cagna” (1972)


“Anche nella tua isola c’è rumore… le onde, i gabbiani. E il silenzio? Il silenzio fa rumore.”

La cagna (Liza) è un film di Marco Ferreri del 1972, di produzione italo-francese. Continua a leggere

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“Sexy Magico” (1963)


Sexy Magico è un documentario di Mino Loy e Luigi Scattini, sceneggiato con la partecipazione di Georges Combret, realizzato da nel 1963. Continua a leggere

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“Blow Out” (1981)


“So you got your choice. You can be crazy or dead.”

Blow Out è un film del 1981, diretto da Brian De Palma. Continua a leggere

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“Dressed to Kill” (1980)


“This is Bobbi. You won’t see me anymore, so I thought I’d have a little session with your machine. Oh Doctor, I’m so unhappy. I’m a woman trapped inside a man’s body–and you’re not helping me to get out! So I got a new shrink, Levy’s his name, he’s gonna sign the papers so I can get my operation. Oh… I borrowed your razor… and – well, you’ll read all about it. Some blonde bitch saw me, but I’ll get her.”

Dressed to Kill (conosciuto in Italia come Vestito per uccidere) è un film del 1980, diretto da Brian De Palma. Continua a leggere

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“More” (1969)


“Conosci gli adoratori del Sole? Sono giovani di Calcutta che passano la loro vita ad adorare il Sole. Si siedono a gambe incrociate, completamente nudi e lo fissano tutto il giorno. Perdono presto la vista e dopo un anno avvizziscono come piante e muoiono.”

More (Di più, ancora di più) è un film di Barbet Schroeder del 1969, noto tra l’altro per la colonna sonora dei Pink Floyd. Continua a leggere

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“Svezia: Inferno e Paradiso” (1968)


“La Grotta del Sesso, che è una specie di pornoteca nazionale, con tanto di bibbliotecario, e migliaia di libri e pubblicazioni proibite, in tutte le lingue del mondo, per uomini e donne, si capisce, perché in Svezia il sesso, come la legge, è uguale per tutti”

Svezia: Inferno e Paradiso (conosciuto all’estero come Sweden: Heaven and Hell) è un film/documentario di genere mondo-movie del 1968, diretto da Luigi Scattini e liberamente ispirato al libro di Enrico Altavilla dell’anno precedente. Il commento italiano al film è letto da Enrico Maria Salerno, nella versione inglese da Edmund Purdom. Continua a leggere

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“The little girl who lives down the lane” (1976)


Il loro gioco è fingere. Sai, consiste nel fare finta di vivere senza vivere veramente. Se stessi a sentire loro, sarei come loro.

The little girl who lives down the lane (conosciuto in Italia come Quella strana ragazza che abita in fondo al viale) è un film del 1976, diretto da Nicolas Gessner, basato su un racconto di Laird Koenig pubblicato nel 1974. Il film, che è considerato un cult movie anche e soprattutto grazie all’interpretazione mozzafiato di una Jodie Foster allora solo quattordicenne, unisce elementi drammatici e romantici, oltre a inglobare nella trama situazioni del genere giallo e thriller. Continua a leggere

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“Oedipus Orca” (1977)




Oedipus Orca è un film di Eriprando Visconti, nipote del ben più noto Luchino, uscito nel 1977. E’ il seguito di La Orca, suo film dell’anno precedente: laddove esso terminava con la liberazione di Alice, precedentemente sequestrata da una banda di giovani criminali, Oedipus Orca narra la ricongiunzione della ragazza alla sua famiglia dopo il ritorno a casa. Continua a leggere

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“Maladolescenza” (1977)


Vuoi giocare all’amante felice,
fingere di piangere, un funerale?
Vuoi vivere, vivere per sempre,
vivere nel gioco, che diventa reale?
Sdraiarsi tra i fiori per terra,
e dimmi, vuoi giocare alla morte?

Maladolescenza (il titolo originale, essendo stato girato in Austria per aggirare la censura italiana, è Spielen wir Liebe) è un film estremamente controverso del 1977, diretto da Pier Giuseppe Murgia (che tra l’altro negli anni a seguire inventerà il format della trasmissione tv Chi l’ha visto?). L’interpretazione di due attrici non ancora dodicenni e la presenza di numerose scene di nudo, sesso e violenza ne hanno decretato una fama maledetta, ma lo spettatore che saprà assistere al film senza pregiudizi potrà essere in grado di scorgere dietro questa superficie exploitation un valore intrinseco realmente sussistente. Continua a leggere

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“The Holy Mountain” (1973)


Ora voi siete un cuore vuoto, pronto a ricevere la vostra vera essenza, la vostra perfezione, il vostro nuovo corpo che è l’Universo, l’opera di Dio. Voi rinascerete, sarete reali. Sarete vostro padre, vostra madre, vostro figlio, la vostra perfezione. Aprite gli occhi. Siete la terra, siete il verde, siete l’azzurro, siete gli altri! Siete l’essenza.

The Holy Mountain (conosciuto nei paesi latini come La Montaña Sagrada e in Italia con il titolo di La Montagna Sacra) è un film del 1973 di Alejandro Jodorowsky. Di produzione messicana/americana, è il suo terzo film, successivo a Fando y Lis (1968) e El Topo (1969). Capolavoro assoluto dell’opera jodorowskiana nonché apice del suo eclettismo visivo, The Holy Mountain è una pellicola sperimentale, surrealista e dissacrante del mondo moderno, presentando forti connotazioni anticapitaliste e anticlericali. Continua a leggere

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“The Lickerish Quartet” (1970)


The Lickerish Quartet (conosciuto in Italia con il titolo Esotika Erotika Psicotika) è un film del 1970, diretto da uno dei maestri del soft-core sperimentale, Radley Metgzer, già autore negli anni precedenti di film come Therese and Isabelle (1968) e Camille (1969). Il suo film del 1970 è considerato una delle perle del filone erotico di fine anni sessanta – inizio anni settanta per così dire misconosciuto al grande pubblico. Una curiosità: tra i fans del film (e del regista) c’era anche un certo Andy Warhol… Continua a leggere

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“Non si sevizia un paperino” (1972)


Crescono, sentono lo stimolo della carne, cadono in braccio al peccato. Bisogna impedirglielo“.

Lucio Fulci dalla fine degli anni sessanta e durante diresse quattro gialli: il primo fu Una sull’altra (1969), al quale seguirono Una lucertola con la pelle di donna (1971), Non si sevizia un paperino (1972) e infine Sette note in nero (1977). Fulci si distinse dagli altri registi che si cimentarono con il giallo-thriller all’italiana per il suo stile cinematografico più onirico e cupo della media. Se l’elemento onirico la fa da padrone nel suo secondo e quarto giallo, l’elemento cupo e morboso è invece rilevantissimo nel terzo. Non si sevizia un paperino (conosciuto all’estero come Don’t torture a duckling), da molti critici considerato il suo capolavoro nonché uno dei film migliori del genere, è ambientato in un paesino retrogrado del Meridione e tratta temi come la superstizione, l’ignoranza, il peccato, la sessualità, il “doppio”, la violenza verso il diverso.

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“Valerie a Tyden Divu” (1970)


“Goodnight, my dark haired girl

Goodnight, and sweet dreams

When you awake, my love

Don’t reveal your secret

Valerie a Tyden Divu (più conosciuto con il titolo inglese Valerie and her Week of Wonders – mentre in italiano il titolo del film è stato tradotto come al solito inadeguatamente: Le Fantasie di una Tredicenne) è un film sperimentale del regista cecoslovacco Jaromil Jires, ispirato al romanzo omonimo del connazionale Viteszslav Nezval. Data l’estrema complessità del film, è molto difficile etichettarlo o definirlo, tuttavia può essere considerata una fiaba fantasy a tinte gotiche ed erotiche. Una particolare nota di merito va alla colonna sonora, composta interamente da Lubos Fiser. Continua a leggere

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